Finalmente il 9 giugno 2021, il Garante per la privacy ha dato l’approvazione alla piattaforma nazionale per il rilascio dei cosiddetti “green pass”, ossia i certificati che, attestando l’avvenuta vaccinazione, la negatività al virus, o la guarigione dallo stesso, applicazione o certificazione che darà l’OK per viaggiare liberamente.
Il green pass permetterà di muoversi con maggiore facilità e libertà all’interno dei confini dell’Unione Europea.
Consentirà di spostarsi senza vincoli nelle regioni in zona arancione e rossa, partecipare a feste, cerimonie ed eventi sportivi.
La certificazione sarà disponibile sia in forma cartacea che digitale tramite APP con un codice QR e dal 01 luglio saranno validi anche per i viaggi nell’Unione Europea.
I green pass potranno essere rilasciati tramite vari strumenti digitali: il sito web della Piattaforma nazionale-DGC; il fascicolo sanitario elettronico, l’App E COVID e l’App IMMUNI .
All’inizio anche l’App IO era tra i possibili candidati per il rilascio della certificazione, ma il Garante della Privacy ha rinviato l’APP in quanto non sono stati ritenuti sicuri per il rilascio dei certificati.
Difatti, mentre per gli altri metodi sono necessari più passaggi per ricevere il certificato, in quanto la rilevazione dell’identità non è immediata, il rilascio del certificato tramite l’App IO sarebbe stato immediato poiché sull’App sono conservate tutte le credenziali personali del soggetto che lo richiede.
I punti finiti sitto la lente del Garante sono relative a
• l’utilizzo da parte di IO di alcuni servizi di fornitori esterni e in particolare Google e Mixpanel con la conseguenza che i dati necessari al rilascio del Green Pass per la presenza di questi fornitori avrebbe comportato un trasferimento verso paesi terzi ed extra comunicati come Stati Uniti, India e Australia;
• l’attivazione automatica di tutti i servizi offerti dall’APP IO a prescindere dalla volontà dell’utente
• la mancanza di scelta delle notifiche cosiddette “push”
Naturalmente il Garante non ha bloccato definitivamente l’APP ma ha solo rimandato la sua introduzione sino a quando le criticità non saranno risolte, criticità che l’APP IO si è impegnata a risolvere.